Vista l’importanza dei temi affrontati, riportiamo di seguito il comunicato pubblicato da Federcaccia Toscana a seguito del Consiglio regionale svolto lo scorso venerdì 19 marzo:
Si è tenuto venerdì 19 marzo 2021 in modalità videoconferenza con tutte le altre Province, il Consiglio Regionale della Federcaccia Toscana. Un’iniziativa fortemente voluta dal Presidente Regionale Marco Salvadori per aggiornare ed informare il gruppo dirigente dell’associazione sulle principali tematiche che stanno caratterizzando la caccia nella nostra regione.
Salvadori, durante il suo intervento iniziale, ha delineato le urgenze ed il piano di lavoro che vedrà coinvolta la Federazione nelle prossime settimane, con particolare riferimento alle modifiche ai regolamenti attutivi della L.R. 3/94 sulla caccia, alle proposte per il nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale e per un’analisi dell’attuale organizzazione interna in vista delle strategie che dovranno essere adottate alla luce anche delle ultime evoluzioni a livello nazionale.
“Dobbiamo guardare alla caccia di domani, ad un modello gestionale rinnovato e ad un associazionismo che sappia rappresentare al meglio il nostro mondo” - ha dichiarato Marco Salvadori. “Dalla Toscana può venire un contributo qualificato e ricco di esperienze per progettare assieme un futuro che sappia dare reali prospettive e speranza ai cacciatori”.
Ai lavori del consiglio regionale ha partecipato il Vicepresidente Nazionale di Federcaccia Moreno Periccioli.
Lo stesso ha presentato una articolata relazione che può essere definita come una vera e propria piattaforma di mandato, su cui la Federcaccia Nazionale sta discutendo. Una disamina lucida che ha ben evidenziato le difficoltà e i limiti che stanno attanagliando il mondo venatorio italiano e le necessarie scelte da compiere con urgenza e coraggio.
In particolare Periccioli ha richiamato il tema della riforma della L.N. 157/92, un nuovo “patto con il mondo agricolo” fondato sulle opportunità messe in campo dall’Europa per la Biodiversità e per l’apertura di una “Fase Costituente” nella quale Federcaccia possa definitivamente misurare la reale volontà, anche delle altre organizzazioni, nel dare vita ad un processo unitario su precisi obiettivi e su precisi impegni.
Una responsabilità che spetta alla più grande associazione venatoria Nazionale e che dovrà essere affrontata con un percorso trasparente e con tempi definiti.
In questo nuovo scenario l’esperienza maturata in Toscana attraverso la Confederazione Cacciatori Toscani ha dimostrato come questo obiettivo possa essere raggiunto per il bene della caccia e dei cacciatori.
Un processo aperto quindi, che dovrà camminare con le gambe e la testa di tutti i nostri dirigenti ed attivisti, per amore verso la nostra passione venatoria e per la consapevolezza della sfida che oggi la storia ci impone.
Alla relazione, sono seguiti gli interventi di Tofani, Biagini, Senserini, Coradeschi, Papa, Pellegrini, Luchini e Monaci che hanno ripreso i punti salienti evidenziando gli aspetti di una analisi politica che Federcaccia dovrà considerare come patrimonio comune dell’intera organizzazione.
I lavori si cono conclusi con un ampio mandato a proseguire su una strada che oggi dovrà vedere la realtà toscana in prima linea con il proprio lavoro e la propria esperienza.
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