E’ stata inviata oggi, una memoria integrativa per la proposta di Calendario Venatorio realizzata dall’Ufficio Studi e Ricerche di Federcaccia Nazionale in collaborazione con l’Ufficio tecnico di Federcaccia Toscana – Unione Cacciatori Toscani all’attenzione dei competenti Uffici della Regione Toscana e della Vice Presidente Stefania Saccardi.
Come già annunciato nel precedente tavolo istituzionale di confronto, la nostra associazione ha ritenuto di presentare, in un corposo elaborato di oltre 60 pagine, considerazioni integrative di natura tecnica supportate della più recente bibliografia scientifica, in merito ad alcuni contenuti della nuova proposta di Calendario venatorio in via di approvazione.
Un approccio all’insegna della serietà e di un proficuo spirito collaborativo, rispetto a quanto espresso dal parere di Ispra in merito ad aspetti incentrati sul prelievo di alcune specie cacciabili, i tempi di caccia e altre ingiustificate limitazioni proposte da ISPRA.
Dati alla mano, FIDC-UCT toscana è tornata a ribadire la propria posizione sull’inserimento in calendario della Tortora selvatica (Streptopelia turtur) tra le specie cacciabili e la possibilità di mantenerne il prelievo in pre-apertura. Ciò è stato sostenuto con argomentazioni precise e chiare rispetto alle tesi di Ispra. In particolare nel nostro documento si sottolinea che il declino della specie osservato nell’areale centro-orientale, non è così marcato come quello che si era verificato nell’areale occidentale; quindi, non c’è l’urgenza di una sospensione totale del prelievo ma è possibile continuare ad agire sulle quote di prelievo come è stato fatto dall’ Italia. Non corrisponde al vero che i paesi dell’areale centro-orientale non abbiano compiuto sforzi per conoscere i parametri demografici della Tortora, per attuare i miglioramenti ambientali richiesti e per regolamentare il prelievo. Infatti, la Regione Toscana ha attuato, un sistema di monitoraggio dei prelievi che permette di sospendere in tempo reale l’attività venatoria. Questo sistema ha dimostrato di funzionare adeguatamente in quanto attraverso l’allert generato dalla App Toscaccia (Tesserino Venatorio Elettronico), lo scorso anno il prelievo è stato interrotto intorno alle ore 9:00 della mattina di pre-apertura, al raggiungimento dei 5.000 capi prelevabili consentiti. Non è un caso che la proposta di sospensione del prelievo non abbia trovato il consenso anche in altri Paesi dove la specie è cacciabile, come la Bulgaria, la Grecia, Cipro e Malta.
Da una attenta analisi e da una più accurata riflessione, supportata dalla bibliografia scientifica e dai dati regionali disponibili, rispetto a quanto emerso nel tavolo di concertazione, si propone di riconsiderare da parte della Regione, la volontà di introdurre eventuali riduzioni o contingentamenti di carniere annuale per le specie Tordo sassello e Cesena. Infatti la specie Tordo sassello ha una definizione “Least concern” in Europa e “Near threatened” a livello globale, pertanto considerando lo stato di conservazione, non si ritiene necessario introdurre un limite stagionale di capi prelevabili. Per quanto riguarda la specie Cesena occorre prendere atto che lo stesso parere ISPRA non richiede l’inserimento di uno specifico limite di carniere per questa specie, pertanto anche per questo turdide non si ritiene necessario introdurre un limite stagionale di capi.
Un NO deciso e argomentato anche per quanto riguarda un possibile slittamento dell’apertura generale della caccia dalla terza domenica di settembre alla domenica successiva.
Federcaccia Toscana – Unione Cacciatori Toscani, confida in un positivo riscontro sulle varie argomentazioni evidenziate nel documento, auspicando che si possano “bruciare le tappe” per volgere ad una rapida approvazione del nuovo Calendario Venatorio, dando così certezza del diritto ai cacciatori Toscani e risposte coerenti con l’impostazione mantenuta negli anni passati dalla Regione Toscana.
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